Settore Ecommerce

In quali settori ecommerce investire? Scelte e idee per non sbagliare.

In quali settori ecommerce investire? Quali sono i fattori che rendono un settore appetibile per le vendite online? Come al solito, partiamo dalle domande più  comuni che un imprenditore si pone nel momento in cui decide di investire sull’ecommerce.

Dalla nostra esperienza sul campo vi diamo alcune semplici riflessioni che possono aiutare nel ridurre il rischio di start up.

Dalle categorie merceologiche alle passioni dei clienti

L’ecommerce sta modificando profondamente le abitudini d’acquisto dei clienti in generali e anche degli italiani. Pensare alla vendita guardando alle passioni dei clienti e non alle tradizionali categorie merceologiche è il primo passo per creare correttamente uno store online.

Per spiegare meglio questo passaggi nell’approccio alla vendita vi faccio un esempio concreto. Se volete creare un ecommerce per gli appassionati del running deve vendere:

  1. Abbigliamento e calzature da running (settore merceologico abbigliamento)
  2. Integratori (settore merceologico Salute e Bellezza)
  3. Orogologi GPS (settore merceologico Elettronica)
  4. Organizzazione viaggi con pettorali per maratone (settore merceologico Turismo)

In pratica è necessario diventare uno specialista del running che dimostra di avere tutti i prodotti che soddisfano un bisogno specifico di un segmento di appassionati. In questa fase del mercato se non riesci a dimostrare le tue competenze e professionalità su quello specifico argomento il cliente comprerà da marketplace come AMAZON (www.amazon.it ) o Ebay (www.ebay).

Gamma prodotti  

Il vostro store deve contenere una gamma ampia di prodotti. Per avere un ordine di grandezza lo store deve contenere almeno 4.000 referenze (dove per referenza si intende il singolo prodotto con relativo codice EAN).

Pricing, convenienza e Margine

Il pricing è la prima leva di acquisizione clienti. In genere, un cliente prova un e-commerce se ha un reale vantaggio economico, poi supportato negli acquisti successivi dal servizio (spedizioni, customer care, ecc.).

In fase di start up, se non siete competitivi sul prezzo è molto difficile che un cliente acquisti su internet ed in particolare dal vostro store.

Anche in questo caso vi diamo dei numeri di riferimento per capire se il vostro settore è adatto all’ecommerce: tra il prezzo pieno di vendita o (non in promozione o saldo) e il costo d’acquisto o di produzione deve esserci almeno il 40% di sconto.

Prodotti Standard e Marchi Famosi

E’ sicuramente più semplice vedere online prodotti standard (abbigliamento, libri,  prodotti tecnologici, cosmetici, alimenti per animali, complementi d’arredo ecc.) che sono supportati da brand forti e con elevati investimenti pubblicitari on e off line.

Zalando (www.zalando.it), Eprice (www.eprice.it); Yoox (www.yoox.it) solo per citare i più importanti e-commerce in questo momento rivendono prodotti di grandi marchi con un’ampia gamma di prodotti.

La vendita di prodotti artigianali non supportati da brand forti necessita di tempi più lunghi per raggiungere risultati soddisfacenti e, soprattutto, di mercati internazionali dove il “made in Italy” è maggiormente apprezzato ed esiste un reale vantaggio di approvvigionamento (un prodotto difficile da trovare nel retail tradizionale arriva direttamente a casa).

Ricorsività degli acquisti 

Uno dei fattori decisi per dare consolidare nel tempo il valore di un ecommerce è la  fidelizzazione del cliente [leggi l’articolo su “8 chiavi du successo per fidelizzare i clienti ecommerce”] Una volta acquisito, il cliente rappresenta il vero patrimonio per un ecommerce, ed il suo valore è tanto più alto quanto maggiore è la capacità di ri-acquisto del cliente.

In questo senso esistono dei settori che hanno una capacità di acquisti ripetuti più elevata (ad esempio i pannolini che nei primi anni di vita di un bambino devono essere acquistati con una frequenza molto alta) ed altri che, invece, soddisfano bisogni più dilatati nel tempo. I settori che hanno un indice di riacquisto con più di 2,5 acquisti in un anno sono quelli più attraenti per le vendite online.

Target Clienti

Chi compra su Internet è solitamente un soggetto curioso che sperimenta, vive nelle grandi città, con buon reddito e capacità di spesa. La curiosità, l’apertura verso il nuovo, la voglia di capire e di conoscere, ma anche di divertirsi, sono i tratti caratteristici del gruppo. Ecco un profilo del cliente “tipo” dell’ecommerce.

  • Caratteri sociodemografici. Il baricentro di età è fra i 25 ed i 45 anni. Sono  giovani impiegati o professionisti, uomini e donne che risiedono prevalentemente nei medio-grandi centri del nord. Dispongono di un reddito medio-alto/alto
  • Valori individuali e sociali. L’amicizia, la parità fra i sessi, la bellezza, l’efficienza fisica e la capacità di godersi i piaceri della vita sono fra le aspirazioni più condivise. Desiderano un lavoro indipendente, un’affermazione basata sui meriti e sull’iniziativa personali, la piena fruizione della cultura e dell’arte. Auspicano il rispetto della natura e dell’ambiente.
  • Attività sociali. Uniscono a comportamenti e attività tipicamente “giovanili” forme d’impegno sociale e civile. Amano incontrarsi per divertirsi, e; sono sensibili alle proposte della moda e di consumo ma sono interessati anche alla politica, che seguono attraverso i mezzi ed in cui si impegnano anche attivamente.
  • Tempo libero e interessi culturali. Sono veri e propri cultori della forma fisica, praticano molti sport. Viaggiano molto, “senza confini”:  loro interessi culturali sono ampi e articolati: sono forti fruitori di Interet e delle vendite online: tutto li interessa.

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