Investire nell’ecommerce in Italia. Quale Settore scegliere e come avviarlo.
L’e-commerce è uno dei settori cresciuto di più negli ultimi 10 anni in Italia con un volume d’affari che nel 2023 è stato di 80,55 Miliardi di € ed una crescita nell’ultimo anno del +27,14% (Fonte Casaleggio e Associati) . Se allarghiamo lo sguardo agli ultimi 10 anni i dati sono impressionati con un fatturato cresciuto in Italia dal 2010 al 2023 di oltre 65 miliardi in un contesto di consumi stagnati a crescita 0) in assoluta controtendenza con il retail tradizionale.
Ecco poche, semplici indicazione che nascono dalle esperienze E-development, prima di investire nell’ecommerce in Italia.
Step operativi se vuoi Investire nell’ecommerce in Italia
Una prima valutazione quasi d’obbligo per chi ha già un negozio fisico riguarda l’offerta dei prodotti che si vuole proporre online. Porsi qualche domanda prima di investire nell’ecommerce possa aiutare a capire se l’investimento potrà dare effettivi ritorni ed evitare possibili errori.
1. BRAND CONOSCIUTI: i clienti online tendono acquistare prodotti conosciuti e dunque con marchi importanti. Per questo tipo di prodotti la vendita online risulta di gran lunga facilitata e spesso trainata dalle campagne di comunicazione che vengono realizzate dai brand produttori. Il cliente acquista in rete un prodotto che conosce bene, perché così tende a correre meno rischi.
2. PRODOTTI STANDARD COMPARABILI: queste caratteristiche dipendono in parte dalla notorietà del brand. Sui siti di comparazione prezzi, ad esempio, è possibile verificare il posizionamento dei diversi concorrenti, dando al cliente la possibilità di ottenere il maggior risparmio possibile. Perché questo avvenga è necessario che le confezioni in vendita siano perfettamente identiche (es. per formato, marca, ecc.). Chi vende prodotti comparabili è favorito nell’e-commerce.
Al contrario chi commercializza prodotti di marchio poco noto, o conosciuto su scala locale, o artigianali, quindi difficilmente raffrontabili, sul web può incontrare più difficoltà. La scarsa conoscenza del venditore/produttore e del prodotto, la distanza fisica che separa chi vende e chi compra e l’impossibilità a toccare con mano i prodotti in negozi fisici “sotto casa” possono rappresentare ostacoli alla vendita su internet di prodotti con un alto livello di personalizzazione.
La Logistica è più di una semplice leva operativa
3. PRODOTTI NON DEPERIBILI O FRAGILI: Le vendite online hanno successo se ogni aspetto della vendita e post vendita funziona. Per questo alcune tipologie di prodotti per definizione sono più difficili da vendere a distanza (es. quello alimentare). E la spedizione in tutti i casi gioca un ruolo chiave.
Scegliere bene il partner logistico è strategicamente rilevante, in quanto deve essere in grado di arrivare ovunque e riuscire a consegnare i pacchi evitando che giungano semi aperti o danneggiati. Commettere errori nel packaging o nelle scelta del partner logistica genera problemi nel post vendita, inficiando la customer satisfaction e web reputation.
4. LEGGEREZZA E MANEGEVOLEZZA: un conto è spedire un prodotto molto pesante ed ingombrante [ad esempio una piscina da giardino] altro è spedire un cosmetico o un integratore che pesa poso e si tiene sul palmo di una mano. Oltre alle difficoltà logistiche di gestione della spedizione va, anche, valutato l’incidenza dei costi di spedizioni.
Se sono superiori al 10% valutate attentamente il conto economico per capire se è un business che “si regge” nel tempo (vedi articolo sul conto economico di un ecommerce).
Massima Attenzione al Prezzo
5. PREZZO: Se vuoi investire nell’ecommerce in Italia dai massima attenzione al prezzo. Chi compra in rete tende spesso a premiare i venditori che sono competitivi sulla leva del prezzo.
Tutte le analisi di mercato sull’ecommerce in Italia [da Casaleggio al Politecnico di Milano] concordano nel dare considerare il Prezzo la leva di marketing più importante nella scelta dell’ecommerce dove acquistare. In questo senso consiglierei, prima di prendere una decisione, di fare un “giro” sul web e verificare a quanto sono venduti alcuni dei più importanti prodotti che si intende vendere in rete. Un test facile e veloce che si può compiere consultando i siti di comparazione prezzi come Trovaprezzi, Google Shopping, Ciao o Kelkoo.
In questo modo si potrà capire la politica adottata dai competitors e se si è in grado di proporsi sul mercato con politiche altrettanto spregiudicate. In molti casi la leva prezzo è definita sulla base ai costi di acquisto ed alla marginalità.
La regola che vale in qualsiasi mercato ed ancor più sul web è “chi compra bene vince”.
E-development al servizio delle PMI che vogliono entrare nel Mondo Ecommerce
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